Per fornire la giusta protezione, le maschere di protezione delle vie respiratorie devono aderire bene al volto di chi le indossa. Ciò vale anche per i respiratori monouso (detti anche "facciali filtranti"). Pertanto, in molti Paesi il Fit Test è previsto prima che un utente possa indossare un respiratore obbligatorio sul lavoro. Inoltre, i Fit Test devono essere eseguiti:
• Quando viene utilizzato un respiratore di diverso formato, stile, modello o marca.
• Quando si verificano cambiamenti nel volto che possano influenzare l'aderenza, ad esempio notevoli variazioni di peso o lavori odontoiatrici.
• Con una certa frequenza in alcuni paesi, per esempio negli Stati Uniti, il Fit Test deve essere ripetuto almeno una volta l'anno
Le attuali norme per i Fit Test non richiedono che gli amministratori dei Fit Test (ovvero, i Fit Tester) siano certificati, ma occorre che abbiano le competenze per svolgere un test, insegnare a indossare i respiratori correttamente, riconoscere i test non validi e pulire e mantenere in modo corretto le maschere di protezione delle vie respiratorie.
Esistono due tipi di test: qualitativo e quantitativo.
Fit Test qualitativo (QLFT)
Un Fit Test qualitativo (QLFT) può essere utilizzato solo per facciali filtranti e semimaschere (con filtri antiparticolato o combinati). I metodi qualitativi possono essere idonei per le maschere complete secondo alcune norme per i Fit Test e solo in alcune circostanze. Il QLFT è un test con risultato Riuscito/Non riuscito che fa affidamento sui sensi dell'utente per provare agenti di test approvati. Quelli predominanti sono:
• Saccarina (sapore dolce);
• Bitrex® (sapore amaro).
Fit Test quantitativo (QNFT)
Un Fit Test quantitativo (QNFT) può essere utilizzato per qualsiasi respiratore aderente. Prevede l'utilizzo di uno strumento per misurare le perdite intorno al volto e produce un risultato numerico chiamato Fit Factor.
• Quando viene utilizzato un respiratore di diverso formato, stile, modello o marca.
• Quando si verificano cambiamenti nel volto che possano influenzare l'aderenza, ad esempio notevoli variazioni di peso o lavori odontoiatrici.
• Con una certa frequenza in alcuni paesi, per esempio negli Stati Uniti, il Fit Test deve essere ripetuto almeno una volta l'anno
Le attuali norme per i Fit Test non richiedono che gli amministratori dei Fit Test (ovvero, i Fit Tester) siano certificati, ma occorre che abbiano le competenze per svolgere un test, insegnare a indossare i respiratori correttamente, riconoscere i test non validi e pulire e mantenere in modo corretto le maschere di protezione delle vie respiratorie.
Esistono due tipi di test: qualitativo e quantitativo.
Fit Test qualitativo (QLFT)
Un Fit Test qualitativo (QLFT) può essere utilizzato solo per facciali filtranti e semimaschere (con filtri antiparticolato o combinati). I metodi qualitativi possono essere idonei per le maschere complete secondo alcune norme per i Fit Test e solo in alcune circostanze. Il QLFT è un test con risultato Riuscito/Non riuscito che fa affidamento sui sensi dell'utente per provare agenti di test approvati. Quelli predominanti sono:
• Saccarina (sapore dolce);
• Bitrex® (sapore amaro).
Fit Test quantitativo (QNFT)
Un Fit Test quantitativo (QNFT) può essere utilizzato per qualsiasi respiratore aderente. Prevede l'utilizzo di uno strumento per misurare le perdite intorno al volto e produce un risultato numerico chiamato Fit Factor.